Per il gatto: croccantini o scatolette?

Secco: Un’alimentazione basata unicamente sul cibo secco (croccantini) dovrebbe essere lasciata sempre a disposizione nell’arco della giornata e non suddivisa in 2 pasti. Questo perché, in natura, il gatto è abituato a fare piccoli ma frequenti pasti. Quest’abitudine serve anche a prevenire la formazione di calcoli perché, facendo pasti frequenti e quindi, frequenti evacuazioni, il gatto riesce ad urinare più spesso e ad espellere i detriti.  Evacuando di meno si formano depositi e poi calcoli. Un’alimentazione secca ha anche il vantaggio di essere meno costosa rispetto a quella umida e di contribuire ad evitare la formazione di tartaro sui denti del micio.
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Umido: Si presenta sotto forma di bocconcini o paté. Ha una percentuale d’acqua di circa il 70% e, a partià di volume con il cibo secco, ha un apporto calorico inferiore. Non può essere lasciato a disposizione tutto il giorno perché è altamente deperibile. E’ quindi bene pulire la ciotola del gatto dopo poche ore dalla somministrazione del pasto nel caso il micio non avesse mangiato tutta la razione. Ricordate anche, alla fine di ogni pasto, di pulire con attenzione la ciotola in modo da evitare che il cibo residuo possa deteriorarsi sviluppando pericolosi microrganismi.
Entrambi: Per noi è la scelta migliore. Lasciare al gatto i croccantini sempre a disposizione e, circa 2-3 volte alla settimana, integrare con dell’umido. Ricordate che a parità di peso il cibo secco contiene più calorie e principi nutritivi. Stiamo ovviamente parlando di gatti adulti in perfetta salute senza problemi di sovrappeso, diabete o calcoli.

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