FeLV è l’acronimo di Feline Leukemia Virus, in italiano leucemia virale felina. Non è contagiosa verso l’uomo oppure verso gli altri animali, ma lo è unicamente verso un altro gatto.
La leucemia felina, scoperta negli anni Sessanta, è un retrovirus che attacca il sistema immunitario del gatto riproducendo il virus stesso all’interno del suo corpo ospitato nelle cellule del gatto.
La FeLV è una malattia d’immunosoppressione, che causa la distruzione dei meccanismi di difesa dell’organismo e che rende quindi i suoi anticorpi incapaci di contrastare gli attacchi anche d’una piccola malattia.
Il virus può essere trasmesso in 2 modi: in via diretta oppure indiretta.
Si dice diretta quando per esempio un gatto morde un altro gatto oppure quando fa “naso a naso” mentre si dice indiretta quando il gatto viene a contatto con la lettiera e le ciotole del gatto infetto.
Quando il gatto sano entra in contatto con il retrovirus FeLV, questo inizia a replicarsi all’interno del suo DNA.
L’infezione può prendere due diverse strade a seconda della risposta immunitaria del gatto.
Se la risposta immunitaria è abbastanza alta, solitamente il 40% dei casi, il virus viene neutralizzato ed il gatto raggiunge la definitiva immunità.
Se la risposta immunitaria è bassa, circa nel 30% dei casi, l’infezione riesce a superare la barriera dei leucociti. Questo può essere dovuto a causa di malattie concomitanti oppure anche per una semplice debolezza del gatto.
A questo punto la viremia primaria si trasformerà in persistente e raggiungerà così il secondo stadio della malattia. Nella viremia persistente, appunto il secondo stadio della malattia, il virus riesce a passare i leucociti e ad arrivare nel midollo osseo. Qui interferisce con il processo di produzione di globuli bianchi, rossi e delle piastrine. Questo processo avviene circa otto settimane dopo il contagio del gatto. Il micio è a questo punto immunodepresso e questo fa si che molte malattie vengano in contatto con lui.
In un altro 30% di gatti manifesta una viremia latente e cioè il virus rimane inattivo all’interno del midollo e del sangue ed infatti il micio appare assolutamente sano.
E’ però difficile prevedere le aspettative di vita del gatto in questo caso in quanto dipendono da molti fattori diversi tra i quali anche lo stress che potrebbe riattivare il virus verso la viremia persistente.
Il virus FeLV può essere rilevato in due modi differenti:
Attraverso il test ELISA (Enzyme-Linked ImmunoSorbent Assay) oppure attraverso il test IFA (ImmunoFluorescence Assay).
Ricordiamo che per la FeLV esiste un vaccino annuale che può essere effettuato presso il proprio veterinario a cui potete rivolgervi per ogni altra domanda.